Verso un nuovo modello di governance: esperienze di successo di Unioni a confronto

19 febbraio 2020

L’attuale configurazione del sistema delle autonomie locali si trova al centro di un quadro normativo e di governo non ben definito: da un lato l’obbligo di gestione associata per i Comuni minori (introdotto e poi continuamente rinviato fino alla sua recente eliminazione), e, dall’altro, lo svuotamento del livello di governo provinciale, a cui non ha fatto seguito la definizione di una alternativa alle necessità di governance sovracomunale. In questo contesto, alcuni territori continuano a portare avanti, con successo, esperienze di gestione associata tramite Unione di Comuni. A partire dalle esperienze concrete realizzate sui territori, è utile stimolare il dibattito sull’assetto prossimo venturo del governo locale, in funzione di una sua coerente e razionale declinazione. Qual è la dimensione ottimale del governo a livello locale? Quali funzioni dovrebbero essere gestite unitariamente sotto i profili dell’efficienza e dell’efficacia? Quali potrebbero essere forme e modalità̀ di rappresentanza e partecipazione democratica delle comunità̀ locali?

Queste le principali domande al centro del seminario “Verso una nuova articolazione degli enti locali di fronte alle sfide del terzo millennio”, organizzato dall’Unione Valdera in collaborazione con l’Unione Romagna Faentina, entrambe facenti parte della Community del Progetto ITALIAE, e tenutosi il 18 febbraio a Roma presso l’Aula dei gruppi parlamentari.

La giornata è stata aperta dall’intervento dell’On. Lucia Ciampi, già Presidente dell’Unione Valdera, che ha ribadito la necessità di rafforzare la cooperazione intercomunale, nonché la necessità di una revisione della normativa vigente circa la governance e l’organizzazione degli enti territoriali. A seguito, il Prof. Luca Del Bene, Università Politecnica delle Marche, ha presentato le evidenze di una ricerca applicata sulle Unioni di Emilia-Romagna, Toscana e Marche. L’intervento di Giovanni Forte, Dirigente della Regione Toscana, già Direttore generale dell’Unione Valdera, ha poi fatto il punto sulle sfide e sui possibili sviluppi dell’Unione Valdera. I lavori sono poi proseguiti con l’intervento di Giovanni Malpezzi, Presidente dell’Unione Romagna Faentina, che si è soffermato sull’esperienza dell’Unione Romagna Faentina con particolare riferimento al Piano Strategico 2030.
Francesco Tufarelli, Direttore Generale del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie - Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha concluso i lavori della sessione mattutina portando l’esperienza del Progetto ITALIAE e le relative attività di supporto alle varie forme di aggregazione intercomunale.

ITALIAE_Workshop Unione Valdera_Unione Romagna Faentina

Molte delle tematiche affrontate durante la mattinata sono state al centro della tavola rotonda della sessione pomeridiana incentrata sulla riforma delle autonomie e sulla riorganizzazione degli enti locali. Gli interventi hanno visto protagonisti Alessio Lari, Vicepresidente dell’Unione Valdera, Vittorio Bugli, Assessore regionale alla Presidenza della Regione Toscana, Luca Menesini Unione delle Province italiane e Presidente della Provincia di Lucca, Matteo Ricci, Vicepresidente ANCI e Sindaco di Pesaro, Simone Gheri, Direttore ANCI Toscana e l’On. Enrico Borghi, Consigliere per la montagna del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie.

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