Ripristinare gli ecosistemi montani: tema scelto dalla FAO per celebrare la Giornata internazionale della Montagna 2023

11 dicembre 2023

Ripristinare gli ecosistemi montani è il tema scelto dalla FAO per celebrare la Giornata internazionale della Montagna 2023, con l’intento di includere pienamente le montagne nell’iniziativa del Decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi 2021-2030.  

Il tema è al centro dell’incontro stamattina tra il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli e i sindaci di Scanno e Villalago in Abruzzo: un’occasione per discutere su come valorizzare la vera montagna dalle Alpi agli Appennini, e approfondire le sfide del futuro per le zone montane e i cittadini che non solo ci vivono, ma che le mantengono vive. 

L’intento della giornata è stato quello di sensibilizzare la popolazione sull’importanza dello sviluppo e della preservazione dei territori montani, intesi come sistemi economici, sociali, culturali e identitari unici: su una superficie di 302.073 km2, l’Italia è caratterizzate per il 35% da territorio montano ed è dunque fondamentale far convergere il sostegno politico, la ricerca scientifica e le risorse finanziarie verso l’obiettivo della prevenzione dell’ulteriore degrado e del ripristino degli ecosistemi montani. 

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito questo importante appuntamento a partire dal 2003, dopo avere dichiarato il 2002 “Anno Internazionale della montagna” – International Mountain Year (IMY) e ogni anno, a livello internazionale, viene individuato dalla direzione della FAO-Mountain Partnership un tema oggetto della celebrazione. 

Anche il Progetto ITALIAE attraverso Atelier di sperimentazione sulle Green Communities celebra questa giornata con un evento di dialogo il 14 Dicembre alle ore 10,00, all’Università di Salerno, presso l’Osservatorio dell’Appennino Meridionale, in collaborazione con Uncem nazionale, Uncem Campania e le Comunità montane. La strategia delle Green Communties nate nel 2008 e inserite ufficialmente nella legge 221 del 2015 all’art. 72, si basa sulla capacità di rendere protagonista la comunità, con le sue istituzioni,  imprese, scuole, associazioni, sindacati nelle decisioni ambientali e promuovere la consapevolezza ambientale e incoraggiare la partecipazione attiva dei residenti. 

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