Reventino Savuto, si passa alla fase B del piano di riuso digitale

8 novembre 2021

Avviata la seconda fase del piano di riuso di una pratica per la riscossione dei tributi proposto all’area Reventino Savuto nell’ambito di Community di innovazione, la linea di intervento del Progetto ITALIAE finalizzata alla promozione dell’intercomunalità attraverso la valorizzazione di esperienze amministrative innovative anche in un’ottica di riuso.

Per un’efficace raccolta dei tributi locali l’area calabrese ha puntato su I.B.D.M.E.T, una delle soluzioni a riuso realizzate nel contesto di OCPA 2020, bando lanciato dal Pon Governance e Capacità istituzionale per valorizzare e trasferire modelli amministrativi già collaudati con successo.

La pratica da riutilizzare è basata sul software GIS che consente un’approfondita analisi del territorio attraverso la sua mappatura.  Ne discende una banca dati che integra dati catastali e toponomatici riferiti alle coordinate geografiche. I dati risultanti possono essere messi in relazione con altre informazioni collegate, garantendo una migliore qualità dell’accertamento e della riscossione tributi.

 Il team del progetto ha incontrato i sindaci dell’area interna  per illustrare i risultati della prima fase del piano di riuso incentrato sull’analisi del territorio dal punto di vista organizzativo e digitale, nonché sull’individuazione dei fabbisogni dei diversi comuni per adattare il percorso di riscossione tributaria al contesto di riferimento.

Un confronto particolarmente significativo realizzato per la prima volta dopo i difficili mesi della pandemia, oltre che on line anche presenza nel comune capofila di Scigliano di fronte alla platea dei sindaci dei 14 comuni del comprensorio calabrese.

L’incontro ha segnato la conclusione della prima delle due macro fasi, la A, in cui è articolato il processo e ha rappresentato l’occasione per illustrare l’intero percorso, quello fatto e quello da realizzare nei prossimi mesi e per condividerne la tempistica. Già messo in campo il gruppo di lavoro composto da sette esperti per affiancare l’area che dovrà dal canto suo individuare i referenti del progetto sui territori.  Sono stati restituiti i dati dell’analisi desk della dimensione organizzativa, amministrativo-contabile e tecnico-digitale, informazioni parziali che dovranno essere integrate con quelle provenienti direttamente dai comuni con l’aavio della fase B, l’action research, che vedrà impegnati il gruppo centrale e locale per un’indagine sul campo del fabbisogno richiesto dai singoli enti con l’obiettivo di individuare su quali servizi comunali applicare il modello messo a punto, per sua natura flessibile e adattabile su diversi comparti.

Gli amministratori presenti hanno riconosciuto la necessità dell’intervento prioritariamente sulla riscossione dei tributi locali lasciando aperta la possibilità di una sua applicazione più ampio.

Le prossime tappe vedranno altri incontri, mirati e on site, per identificare le esigenze dei singoli comuni. La previsione è di concludere la seconda fase nei primi mesi del prossimo anno, con la definizione completa del piano di riuso che fornirà il quadro competo della situazione digitale e organizzativa dell’area e degli interventi necessari per la sua transizione digitale.  Gli amministratori dovranno successivamente decidere se passare al piano di adozione della soluzione prescelta e tarata sul territorio.

L’analisi evidenzia la necessità di una maggiore conoscenza del territorio e del patrimonio che permetterà di verificare quali tributi non vengono riscossi grazie a un migliore qualità dell’accertamento

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