Regione Marche: gli orientamenti delle politiche in materia di riordino territoriale

26 luglio 2021

Giovedì 22 luglio 2021, si è riunito il Tavolo delle Regioni per riprendere i lavori con una sessione di scambio incentrata sulla Regione Marche e la sua strategia in tema di riordino territoriale e di incentivazione delle forme di associazionismo intercomunale.

I lavori sono stati aperti dal Cons. Giovanni Vetritto, Direttore Generale del DARA e responsabile del Progetto ITALIAE che, nel suo intervento introduttivo ha sottolineato il valore del confronto e della rete multilivello che il Tavolo delle Regioni, congiuntamente alle altre iniziative del Progetto, sta contribuendo a rafforzare, e alla conseguente possibilità di consolidare una community tra le regioni e  i diversi livelli istituzionali di Governo, per rafforzare il comune orientamento al sostegno dei processi aggregativi.

I temi del Tavolo, moderato da Claudia Avolio esperta del Progetto ITALIAE, sono stati focalizzati maggiormente sulle specificità della Regione Marche, con gli interventi dell’Assessore agli Enti Locali e Servizi pubblici locali, Guido Castelli e di Claudio Piermattei, Responsabile dell’Ufficio riordino territoriale e gestioni associate presso la Segreteria della Giunta Regionale.

L’Assessore ha fornito le coordinate della strategia e degli indirizzi della Regione Marche, evidenziando le diverse azioni di policy messe in campo, anche in tema di sviluppo, per favorire l’intercomunalità; un tema, come ha ricordato, che assieme a quello delle gestioni associate è più centrale e dirimente anche rispetto alle finalità strategiche e di spesa del PNRR.

L’intervento di Claudio Piermattei ha ripreso e approfondito alcune delle questioni già anticipate dall’Assessore Castelli, a partire da un inquadramento delle forme aggregative presenti nella Regione e dalla loro connotazione rispetto alla morfologia e complessità del territorio marchigiano. Altri importanti argomenti di approfondimento sono stati: il modello di governance interna, adottato per la gestione delle funzioni concernenti il riordino territoriale e le gestioni associate fra comuni, e i principali obiettivi perseguiti “storicamente” con la legislazione regionale riguardanti la semplificazione organizzativa e normativa; il potenziamento delle Unioni montane; la semplificazione dei processi di riparto delle risorse disponibili.

Un ulteriore tema affrontato: le misure e gli strumenti operativi scelti per favorire i processi associativi, anche in ottica di digitalizzazione dei servizi, con sistemi informatici regionali “open source “ messi a disposizione dei comuni per il riuso informatico.

L'incontro si è poi concluso con una riflessione più generale sia sull’opportunità di ricondurre i temi Green community e contratti di fiume a forme associative già esistenti, sia su alcune azioni potenzialmente migliorative dell’efficienza della P.A. locale. In tale prospettiva, sono state indicate l'istituzione di una banca dati nazionale sulle FAQ in materia di interpretazione di norme statali anche per le Unioni di Comuni e la promozione delle filiere di diffusione delle buone prassi associative attraverso progetti specifici come ITALIAE.

Come di consueto, è seguito il question time, un momento importante di scambio e confronto con le domande dei partecipanti per approfondire e avere chiarimenti sulle questioni affrontate.

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