Gli esiti del webinar del 19 maggio 2020

20 maggio 2020

Per le Comunità montane è arrivato il momento di "ripartire in un percorso avviato già due anni fa e ripreso il 31 gennaio di quest’anno con il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia". Così Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, aprendo il webinar “Green community: un’idea di Paese” organizzato da Uncem in collaborazione con il Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Si tratta di un’iniziativa che si pone in continuità con gli Stati Generali della Montagna, avviati nell'ambito del Progetto ITALIAE, e con un approccio ai territori montani e alle sfide dello sviluppo in cui queste realtà sono viste come aree in cui è possibile sperimentare percorsi di crescita innovativi e sostenibili da un punto di vista delle soluzioni organizzative, tecnologiche e delle scelte di investimento.

Nella prospettiva di ITALIAE, come spiega Francesco Tufarelli, Direttore Generale del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie, si tratta, per i territori in gran parte rurali e montani, della possibilità di intraprendere percorsi di crescita orientati alla strategia “Green community”, e quindi alla cura e alla valorizzazione di un bene paesaggistico. Una sfida che richiede grande progettualità, coesione, e una visione di lungo termine che ad oggi le Regioni che hanno aderito ad ITALIAE dimostrano, segnalando esperienze coerenti con i principi della strategia ed essendo pronte ad azioni di accompagnamento ai percorsi di sviluppo. Da questo punto di vista, si intravedono elementi di contesto maturi, anche in relazione alla normativa vigente, per obiettivi più ambiziosi come quello di indirizzare l’UE verso una strategia europea per la montagna.

In conclusione dei lavori l’On. Enrico Borghi, Consigliere per la montagna del Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie sottolinea "come attivarsi per una politica incentrata sulla strategia green significhi, soprattutto, ricostruire un’idea di Paese fondata su una relazione positiva, e di mutuo contatto tra le realtà rurali e urbane, prendendo atto che il modello di sviluppo e di organizzazione comunitaria delle prime si presenta come l’unico in grado di assicurare una sostenibilità ambientale, sociale ed economica".

"Azione per cui  - ribadisce l'On. Borghi - è necessario anche un coinvolgimento attivo, di enti locali e realtà del territorio, dalla cui esperienza sarà possibile costruire una cassetta degli attrezzi con strumenti conoscitivi e operativi che possano avere, anche a livello centrale, un forte ruolo di accompagnamento". Strumenti, dichiara infine, "che potranno risultare leve vincenti per il sistema Paese".

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