1 milione di fabbricati e 1,5 milioni di terreni: il patrimonio immobiliare pubblico diventa leva di rigenerazione urbana

16 giugno 2023

Rigenerazione urbana e territoriale, riattivazione di economie locali e inclusione: sono queste le parole chiave emerse dalla conferenza tenuta a Milano presso la sede della Città Metropolitana dal titolo ‘Valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico: stato dell’arte in Italia, prospettive e opportunità per Enti locali e altri Attori istituzionali’, organizzata nell’ambito del Progetto ITALIAE dal Dipartimento Affari Regionali e Autonomie Locali (DARA) della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Un modo nuovo e innovativo per la Pubblica Amministrazione di pensare al patrimonio immobiliare pubblico, inteso non più come area dismessa di cui liberarsi, ma come un asset strategico per la rigenerazione urbana e territoriale. In Italia il patrimonio immobiliare pubblico è di dimensioni enormi e  molto eterogeneo: é costituito da oltre un milione di fabbricati per 377 milioni di mq; e da quasi un milione e mezzo di terreni per enormi estensioni (dati Fabbricati Amministrazione proprietaria 2018). Lo ha riferito Alessandro Balducci Professore Ordinario di Pianificazione e Politiche Urbane del Politecnico di Milano.

Una disponibilità interessante di spazi fatta di caserme, ex ospedali e scuole che possono essere messe a disposizione delle comunità, dei giovani, degli studenti per essere trasformati in spazi di studio e di incontro, luoghi accoglienti per socialità informale, sport, gioco, promozione di eventi e cultura, spazi di co-working, performances, esibizioni.

Delle potenzialità del patrimonio immobiliare ha parlato Francesco Vassallo, vicesindaco Città metropolitana di Milano che ha ribadito l’impegno a consolidare una collaborazione con l’Atelier di sperimentazione per la Valorizzazione del Patrimonio Immobiliare del Progetto ITALIAE, coordinata da Adriano Ferracuti, moderatore della conferenza.

Molto lavoro rimane ancora da fare ha commentato Pierpaolo Battista del Ministero dell’economia e finanze che ha illustrato l’attività di censimento e valutazione condotta dal Dipartimento del Tesoro con il progetto “Patrimonio della PA”, che ha permesso di acquisire dati in grado di verificare l’effettivo utilizzo, la localizzazione e l’appetibilità di mercato degli immobili pubblici, che potranno essere impiegati per la predisposizione di programmi di valorizzazione, oltre alla classificazione  per cluster omogenei di tipologia (Istituzionale; Non Istituzionale) e Uso (Uso alla Pa, Non in uso alla PA).

In questo processo di valorizzazione del patrimonio, gli enti locali territoriali sono chiamati a svolgere un ruolo significativo, ha ribadito Maurizio Cabras di ANCI Lombardia: i comuni hanno bisogno di un supporto tecnico e di concertazione con la convinzione che i programmi di valorizzazione degli immobili pubblici costituiscono un veicolo efficace per virtuosi percorsi di sviluppo socio economico dei territori.       

Giovanni Vetritto, Consigliere del Dipartimento Affari Regionali e Autonomie Locali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha ribadito l’importanza per i comuni medio piccoli di essere inseriti in un sistema intercomunale di governance ovvero in un’unione di comuni per poter accedere ad un programma di valorizzazione del patrimonio efficiente ed efficace. In questo contesto le istituzioni finanziarie possono fare la loro parte, sia nel supporto a pianificazioni economico finanziarie, sia nel catalizzare risorse pubbliche e private, specialmente in programmi da realizzare attraverso il Partenariato Pubblico Privato, come affermato da Giovanni Rallo, direttore Generale di Finlombarda.

Prossimi appuntamenti sul tema nel mese di settembre, a Bologna e a Bari.

conferenza

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