Verso l’identità digitale europea, al via la revisione del Regolamento eiDAS

1 luglio 2021

Lanciata dalla Commissione Ue la proposta per una identità digitale europea che consentirà di far dialogare i sistemi nazionali tra loro e con aziende private grazie a un sistema di riconoscimento comune. Ogni cittadino, residente o impresa dell’Unione europea potrà utilizzarla per identificarsi o fornire informazioni personali per poter accedere a servizi digitali pubblici e privati in tutta l'Ue. 

Sarà quindi avviata una revisione del Regolamento eiDas, del 2014, che impone alle pubbliche amministrazioni europee di rendere accessibili i propri servizi tramite i sistemi pubblici d’identità digitale propri di ciascun Stato Membro. Attualmente il 60% dei cittadini europei può beneficiare di questo sistema. Sono 23 gli Stati europei connessi al nodo eiDAS italiano consentendo ai cittadini italiani di accedere ai loro servizi disponibili on line attraverso gli schemi di autenticazione nazionali, SPID o Carta d’identità elettronica, collegandosi dal proprio smartphone o pc.

Per l’identità digitale europea, già il prossimo settembre si prevede l’approvazione di una bozza tecnica, ma si dovrà attendere ottobre del 2022 per avviare i primi esperimenti in materia. Con questo nuovo sistema di autenticazione comune sarà possibile operare in qualsiasi Stato membro così come nel proprio senza costi aggiuntivi e senza condividere dati personali.

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