Open source, studio Ue sull’impatto economico

30 settembre 2021

Open source come bene pubblico. Questo uno dei risultati più significativi dello studio recentemente
pubblicato dalla Commissione europea sull’impatto economico del software e dell'hardware open source
sull’economia europea. Più maturo il comparto dei programmi rispetto al secondo che, se dovesse seguire,
lo stesso processo di sviluppo, secondo l’analisi potrebbe rappresentare la pietra angolare per una rapida
trasformazione digitale Ue.


Si stima che nel 2018 l’impatto degli investimenti in software open source (OSS) dell’aziende Ue
sull’economia europea sia stato tra i 65 e i 95 miliardi di euro, con un rapporto costi benefici 1:4.
Per quanto riguarda il settore pubblico, il report sostiene che acquistando OSS invece di software
proprietario, la PA ridurrebbe il costo totale di proprietà, limiterebbe la dipendenza dal fornitore (lock-in) e
aumenterebbe la propria autonomia digitale
Un potenziale, come rivelano i dati raccolti, non ancora appieno sfruttato dai paesi analizzati a cui vengono
rivolte specifiche raccomandazioni finalizzate a creare un settore pubblico digitalmente autonomo e
imprese più competitive.


Lo studio contiene anche un'analisi delle azioni di politica pubblica esistenti in Europa e nel mondo. In
totale indagati 14 Paesi, di cui sei membri Ue fra cui l’Italia.

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