Nuovo segmento di Smarter Italy dedicato alla digitalizzazione dei piccoli centri

28 gennaio 2020

Da oggi Smarter Italy si arricchisce di un nuovo segmento che sperimenterà le soluzioni innovative del programma anche su Comuni di dimensioni inferiori ai 60 mila abitanti. Smarter Italy, voluto da MISE, MIUR e MID, con AGID come soggetto attuatore ed Anci quale ente ‘facilitatore’ nei confronti dei Comuni interessati, guarda infatti anche ai piccoli Comuni, definiti “borghi del futuro” dalla Ministra per l’Innovazione Paola Pisano presente alla teleconferenza per il lancio dell’iniziativa, lo scorso 23 luglio. “Oltre ad aiutare le città a crescere dal punto di vista dell’innovazione – ha detto la ministra – vogliamo rivitalizzare i piccoli centri, ricchi di cultura e storia che però stanno inesorabilmente spopolandosi. I tre filoni di intervento, ovvero smart mobility; la valorizzazione dei beni culturali, e il benessere sociale per migliorare lo stato psico-fisico dei cittadini – ha continuato la Pisano – ci auguriamo possano aiutare il Paese a focalizzare le competenze e attrarre aziende e innovazione”. “Vogliamo rendere le amministrazioni locali – ha aggiunto – protagoniste della digitalizzazione, così da permettere loro di affrontare in modo innovativo i problemi legati ai luoghi dove vivono i cittadini”.

La ministra Pisano, ringraziando Anci “per la proficua collaborazione sia su questo programma che sulle azioni che da tempo si mettono in campo per la digitalizzazione delle Pa”, ha concluso parlando di normativa: “Senza studiare gli strumenti innovativi e di come questi si applicano alla vita quotidiana della comunità non si possono fare norme di riferimento. Bisogna studiare gli impatti, verificare che siano positivi e solo dopo costruire norme adeguate alla velocità dell’innovazione individuata”.

Ma su cosa verteranno e a chi saranno rivolti questi appalti innovativi? Il programma Smarter Italy è aperto a tutte le Amministrazioni e soggetti pubblici interessati, che possono proporre fabbisogni di innovazione, co-finanziare il programma, mettere a disposizione campi operativi di sperimentazione. Infatti, in aggiunta ai fondi inizialmente previsti dal Decreto, l’attuazione degli appalti di innovazione potrà essere finanziata con altre risorse, ad esempio provenienti da Programmi operativi con Fondi europei o con risorse ordinarie di bilancio delle Amministrazioni che aderiranno al programma.

Le modalità per l’adesione sono disciplinate dalla Convenzione AGID-MISE. Per avere ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Agenzia per l'Italia Digitale - Servizio Strategie di procurement e innovazione del mercato o al seguente indirizzo mail: appaltinnovativi@agid.gov.it.

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