Data Act, la Commissione propone nuove regole per l’accesso e l’utilizzo dei dati generati nell’Ue

3 marzo 2022

La Commissione europea ha proposto nuove regole per l’accesso dei dati generati nell’Ue. Nell’ambito della Strategia europea sui dati è stato lanciato il Data Act per stabilire chi potrà accedere e utilizzare i dati prodotti in tutti i settori economici dell’Unione. Il regolamento punta a massimizzare il valore dei dati nell’economia garantendone la disponibilità per usi più innovativi in maniera equa e trasparente.

Il volume dei dati in Europa è in continua crescita, dai 33 zettabyte (33 triliardi di byte!) generati nel 2018 ai 75 previsti nel 2025. Un potenziale non sfruttato. Basti pensare che l’80% dei dati industriali non viene mai riusato.

Il Data Act chiarisce chi può creare valore dai dati e a quali condizioni. Affronta quindi le questioni legali, economiche e tecniche che ne determinano un sottoutilizzo. Le nuove regole favoriranno il loro riuso e si prevede creeranno 270 miliardi di euro di PIL in più entro il 2028.

Dopo il Data Governance Act - approvato lo scorso novembre per la creazione dei processi e delle strutture per facilitare la condivisione dei dati da parte di aziende, privati ​​e settore pubblico -  la proposta di regolamento è la seconda più importante iniziativa legislativa della Commissione in materia.

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