Vincoli strutturali e opportunità del PNRR per i Comuni, focus dell’ISTAT

27 marzo 2024

I comuni italiani e la loro capacità di realizzare i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) al centro di un focus firmato ISTAT. L’indagine, Comuni: vincoli strutturali e opportunità del PNRR su dati 2021, analizza l’attitudine a implementare gli interventi finanziati alla luce di fattori e indicatori quali risorse disponibili, competenze, personale e formazione. Le amministrazioni comunali rappresentano la componente della PA più diffusa sul territorio sollecitata, nel post pandemia da Covid-19, a partecipare a iniziative finanziate dall’Amministrazione centrale attraverso interventi gestiti da altri livelli istituzionali per l’attuazione del PNRR.

Ne emerge un quadro che conferma storiche criticità e ampi margini di miglioramento soprattutto nei piccoli comuni e in particolare quelli rurali e del Mezzogiorno in cui si evidenzia una carenza di addetti sia in termini qualitativi e quantitativi derivante dai processi di contenimento della spesa e di stabilizzazione di bacini di precariato storico del decennio scorso.

Fra principali vincoli delle Amministrazioni comunali troviamo la carenza di risorse che tra il 2011 al 2021 ha determinato una perdita di personale del 20% che diventa -24,3% al Sud contro il -17,8% del Nord.

Altro ostacolo la restrizione sul turn over e all’accesso alla pensione con conseguente invecchiamento del personale comunale. Contrariamente a quanto avviene nelle altre Istituzioni pubbliche, solo 1,9% ha meno di 30 anni, mentre il 21,4, dei dipendenti, più di un quinto, supera i 60 anni.

La formazione in servizio ha una diffusione massima nelle amministrazioni del Nord Italia, con otto comuni su 10 che erogano 1,4 giornate formative per addetto, che si riducono a 0,5 nel solo 50% dei Comuni del Mezzogiorno che erogano questo servizio.

La funzionalità organizzativa, indicatore sintetico diffuso da ISTAT per la prima volta in questo focus, risulta in diminuzione rispetto al 2011 e fotografa marcate differenze territoriali. Si evidenzia una bassa propensione all’innovazione organizzativa, in particolare riguardo alla digitalizzazione (il 77% ha carenza di personale qualificato). Ancora una volta soffre il Mezzogiorno, con il 50%dei Comuni che presentano una bassa funzionalità organizzativa.

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