7 marzo 2024

Creare una rete di Pa digitali interconnesse e accelerare la trasformazione digitale del settore pubblico europeo. Questi gli obiettivi del regolamento su un’Europa interoperabile adottato dal Consiglio dell’Ue che sostituisce l’attuale cooperazione informale con un quadro giuridico chiaro che permetta l'interoperabilità tra i diversi livelli e settori amministrativi e faciliti i flussi di dati transfrontalieri senza interruzioni per servizi digitali.

La normativa, che entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea prevista nelle prossime settimane, consentirà la collaborazione fra le amministrazioni pubbliche di tutta Europa per la ricerca e la diffusione di soluzioni digitali a favore di cittadini e imprese. L’obiettivo è assicurare l'erogazione continua di servizi pubblici a livello transfrontaliero e prevedere misure di sostegno che promuovano l'innovazione e favoriscano lo scambio di competenze e conoscenze. Anche gli enti regionali e locali giocheranno un ruolo attivo nello sviluppo di soluzioni di interoperabilità coinvolgendo anche PMI, gli istituti di ricerca e di istruzione e la società civile e condividendo i risultati di tali scambi.

I servizi pubblici digitali transeuropei sono servizi digitali che richiedono un'interazione al di fuori delle frontiere dei singoli Stati membri, tra soggetti dell'Unione o tra soggetti dell'Unione ed enti pubblici, mediante i loro sistemi informativi. Tra questi quelli che consentono il riconoscimento reciproco dei titoli accademici o delle qualifiche professionali, gli scambi di dati dei veicoli a fini di sicurezza stradale, l’accesso ai dati sanitari e della sicurezza sociale (compresi i certificati in caso di pandemia e vaccinazione) l’accesso ai sistemi di sportelli unici, lo scambio di informazioni in materia di fiscalità, dogane, accreditamento delle gare d’appalto pubbliche, registri digitali delle patenti di guida o delle imprese.