Cosa dice l'Europa

  • “Measuring Public Administration: A Feasibility Study for Better Comparative Indicators in the EU

    La Commissione Europea, nel suo Rapporto del 2018 sulle Pubbliche Amministrazioni degli Stati membri dal titolo “Measuring Public Administration: A Feasibility Study for Better Comparative Indicators in the EU” , scrive: “Il buon governo e la qualità delle amministrazioni pubbliche vanno chiaramente nell'interesse dei cittadini dell'UE e degli Stati membri, al fine di ottenere il massimo valore da fondi pubblici limitati e creare un'interfaccia pubblico-privato che aumenti l'occupazione e la crescita. A livello mondiale, i dati sono inconfutabili: l'elevata produttività, le economie ad alto reddito per abitante sono quelle con le istituzioni pubbliche più efficaci ed efficienti”.
    Detto altrimenti, non ci può essere sviluppo economico e sociale senza una buona capacità amministrativa. Per questo la Commissione Europea ne raccomanda il rafforzamento come premessa per il buon utilizzo delle risorse europee.

  • A practical toolkit for preparing Roadmaps for Administrative Capacity Building

    Nel 2020 nello studio “A practical toolkit for preparing Roadmaps for Administrative Capacity Building”, a pagina 4, si legge: “Il buon governo è un elemento fondamentale dello sviluppo economico e della politica di coesione. Richiede una buona capacità amministrativa, ossia una funzione pubblica efficace ed efficiente a livello nazionale, regionale e locale nell'attuazione delle politiche e dei compiti che le competono. (...)
    La necessità di potenziare la capacità amministrativa per gestire e dare esecuzione ai fondi UE ha sicuramente assunto maggior rilievo, come emerge dalle proposte di regolamento 2021-20272 avanzate dalla Commissione recanti nuove disposizioni che pongono l'accento sullo sviluppo delle capacità. Obiettivo di queste disposizioni è sostenere un approccio su misura”.

  • Progetto “Italiae”

    Nella stessa direzione va il Dipartimento Affari Regionali e Autonomie locali, che  sul sito dedicato al progetto “Italiae” annovera tra gli obiettivi di quest’ultimo quello di “rafforzare la struttura amministrativa e tecnica delle amministrazioni”, intendendo quelle locali e, in particolare, le Unioni e le Fusioni di Comuni, oltre che le Comunità montane. Sul sito si legge, inoltre, che la strategia di “Italiae”, prevede tre pilastri, tra cui “potenziare la capacità di governance degli enti.”
Torna all'inizio del contenuto