La Commissione Ue pubblica la seconda relazione sul decennio digitale

Un invito ad aumentare gli sforzi per conseguire gli obiettivi del decennio digitale in materia di infrastrutture, imprese, competenze e servizi pubblici. Questo, in sintesi, il messaggio della seconda relazione della Commissione europea   che fornisce il quadro dei progressi compiuti, sia a livello Ue che nazionale, verso i traguardi fissati per il 2030 dal Programma strategico per il decennio digitale. Il documento riporta anche le principali sfide per completare la trasformazione tecnologica, ma anche ostacoli e ritardi, nonché le raccomandazioni rivolte ai singoli membri Ue per superarle. 

Per la prima volta il report è accompagnato da un’analisi delle tabelle di marcia che ogni Stato membro deve presentare con il dettaglio di tutte le azioni pianificate al 2030 per raggiungere collettivamente i traguardi fissati dal Programma. 

Dall’analisi emerge che l’impegno collettivo non è ancora sufficiente per centrare gli obiettivi. Maggiori investimenti sono necessari in particolare nei settori delle competenze digitali, della connettività di alta qualità, della diffusione dell'intelligenza artificiale (IA) e dell'analisi dei dati da parte delle imprese, della produzione di semiconduttori e degli ecosistemi di start-up. 

La Commissione ha aggiornatole raccomandazioni specifiche e trasversali paese per paese. Entro il 2 dicembre del 2024 gli Stati europei dovranno adeguare le rispettive roadmap alle ambizioni del Programma per il decennio digitale, fondamentali per assicurare prosperità e coesione dell’Ue. 

La relazione dell’Italia sul Decennio digitale