Focus: la digitalizzazione della pubblica amministrazione e la valorizzazione del dato pubblico

10 giugno 2021

Le emergenze sorte con la pandemia hanno reso evidente come, a tutti i livelli, la qualità delle nostre relazioni e connessioni digitali possa fare realmente la differenza rispetto alla capacità di affrontare sfide attese o inattese. Altro parametro di tenuta del sistema è il tempismo nella scelta tra opzioni disponibili, che va adeguato alla velocità del cambiamento, anche quando improvviso. In questo ultimo periodo si sono, da un lato, affermate forti aspettative da parte di una cittadinanza sempre più consapevole di necessità e opportunità legate all’uso di nuove tecnologie e, dall’altro, rese palesi le inefficienze dovute ad una trasformazione digitale con ancora tante diverse velocità in Italia che mette l’intero sistema “a rischio”.

Il digitale è, nell’attuale quadro strategico europeo, una delle più potenti leve per indirizzare la transizione, il rafforzamento ed il rilancio dell’Unione europea in un contesto di sostenibilità, trasparenza e sicurezza. Attraverso la definizione di principi comuni, di una governance solida sulla materia, di progetti multinazionali, l’Europa intende nei prossimi anni affermare la propria sovranità digitale europea, ponendo in essere le condizioni per il miglioramento della vita di cittadini, la crescita delle opportunità per le imprese, il contributo ad una società partecipe e aperta. Il mandato è confermato, tra l’altro, dall’importante quota di risorse che ciascuno dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR) deve destinare al digitale.

In questa cornice di impegno, di opportunità e di incertezza, il PNRR italiano investe 40 miliardi di euro sulla missione di digitalizzazione e innovazione, che incrocia comunque in modo trasversale anche le altre missioni. Si assisterà ad una straordinaria mobilitazione di risorse finanziarie e umane su diversi piani di intervento: dalle infrastrutture di connessione a quelle abilitanti, ai servizi digitali, alle competenze di chi dovrà sostenere ed accompagnare la trasformazione digitale del Paese. Per rispondere alle esigenze di “messa in sicurezza” del sistema digitale italiano, assumeranno centralità le azioni di potenziamento dell’infrastruttura per il definitivo orientamento al cloud computing delle amministrazioni a tutti i livelli, l’interoperabilità tra gli enti pubblici, la semplificazione delle procedure e la cyber security.  L’obiettivo di razionalizzazione del patrimonio infrastrutturale esistente sarà attuato, secondo le intenzioni, attraverso un programma di supporto e incentivo per il trasferimento di basi dati e applicazioni, particolarmente rivolto alle pubbliche amministrazioni locali, ricorrendo a soluzioni aggregative, laddove necessario, per raggiungere massa critica. La razionalizzazione e il consolidamento delle infrastrutture mira a superare l’attuale situazione di frammentarietà ed evolvere verso l’erogazione di servizi ad alta sicurezza ed affidabilità, ma anche a consolidare il processo di valorizzazione dei dati pubblici.

Presso le molte comunità territoriali del nostro Paese, coesistono spinte all’evoluzione, integrazione e difficoltà nella gestione delle funzioni ICT, che interessano specialmente gli aspetti organizzativi e disomogeneità difficili da ricomporre. Forme di aggregazione legate al digitale, nel caso di piccoli Comuni, possono introdurre elementi di facilitazione nei processi innovativi e al contempo favorire un nuovo protagonismo nelle dinamiche di cambiamento, indispensabile per la gestione di scenari complessi come quelli emergenziali.

Il progetto ITALIAE, coordinato dal Dipartimento degli Affari regionali e le autonomie, finanziato nell’ambito del PON Governance e Capacità istituzionale 2014-2020, ha intrapreso, nell’ambito della Linea di attività “Community di Innovazione”, un percorso di accompagnamento rivolto ad Unioni di Comuni e altre forme di sistemi intercomunali che parte dall’analisi dei fabbisogni e dalla conoscenza degli asset organizzativi e tecnologici, per indirizzare l’evoluzione dei sistemi anche in ottica di riuso. Le analisi fin qui condotte hanno fatto emergere chiaramente come le criticità di base si pongano a livello organizzativo e tecnologico, molto prima che nella scelta delle soluzioni tecnologiche per l’erogazione di servizi on line ai cittadini. È di straordinaria rilevanza, in questo quadro, il valore dei dati raccolti a livello locale, aggregati, elaborati e soprattutto utilizzati, interpretati e condivisi.

Nell’ambito del Forum PA 2021, ITALIAE ha organizzato un evento dal titolo “Le sfide dei territori per la ripartenza”, che si terrà mercoledì 23 giugno 2021 alle ore 17. All’interno dell’incontro ci sarà un focus sul tema della digitalizzazione della PA e della valorizzazione dei dati pubblici. Saranno presenti testimoni privilegiati e amministratori di territori che stanno affrontando il decisivo processo di trasformazione digitale.

Interverranno:

  • Arianna Cecchini, Presidente dell’Unione Valdera
  • Pietro Macaluso, Presidente dell’Unione Madonie
  • Antonio Tommasi, Dirigente di sezione Enti Locali, Regione Puglia

La discussione intende portare un contributo su quali siano le chiavi di volta a sostegno del cambiamento che la pubblica amministrazione si prepara ad affrontare nei prossimi anni e in particolare ragionare sul ruolo del dato pubblico e di una data driven governance di prossimità.

Le testimonianze dei territori saranno discusse e approfondite da Giuliano Noci (Professore ordinario di Ingegneria economico-gestionale, Politecnico di Milano) e Alessandra Poggiani (Head of Corporate Programmes, Human Technopole).

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