Verso nuovi modelli di intervento sostenibile su borghi e città

17 novembre 2020

Sono tante le criticità emerse con la pandemia, che ha mostrato anche il dramma del divario digitale, che interessa i territori montani a causa dell’assenza di adeguate reti.

Su questo fronte UNCEM ribadisce la necessità di proseguire con gli investimenti sul Piano banda ultralarga, sui ripetitori per la telefonia mobile e sul 5G. “È solo grazie all’infrastruttura forte”, afferma Marco Bussone, Presidente UNCEM, “che nasce una rete, una digitalizzazione vera per i territori, anche per gli smart villages, i borghi intelligenti sui quali l’Europa vuole puntare nella nuova programmazione. Non senza l’attenzione verso la decarbonizzazione, la riduzione del consumo di suolo, l’economia verde”.

“Se c’è una cosa che abbiamo imparato da questa emergenza sanitaria, e che abbiamo messo nelle proposte UNCEM per l’uso del risorse del Recovery Fund”, prosegue ancora il Presidente Bussone, “è che questo Paese può ripartire solo se guarderà ai suoi territori e alla voglia di fare comunità, anche vivendo i paesi e la politica che si consuma e alimenta nelle Istituzioni locali”. E prosegue: “come UNCEM lavoriamo per mettere al centro del nostro percorso con Comuni, Sindaci, Amministrazioni locali, imprese e terzo settore, le competenze che apprendiamo dalla progettazione comunitaria, nell'incontro con altri partner e soggetti. Penso, grazie a molti progetti europei, al bagaglio di opportunità che conosciamo per rendere migliori e diversi i nostri edifici”. “Su questo”, aggiunge ancora, “vale la pena di lavorare anche in termini di salubrità, di benessere, di consapevolezza nell'uso di materiali che consentano il risparmio energetico, ma anche spazi per la qualità della vita che passa indubbiamente dalla salute”.

Per Marco Bussone inoltre, “la lotta ai cambiamenti climatici, permette di rimettere al centro delle politiche la montagna e le aree interne e rurali del Paese”, che “sono i territori che già stanno vincendo la ‘sfida della green economy’, per dirla con il titolo di un importante testo redatto da Enrico Borghi”. E conclude: “UNCEM e la rete di 3.850 Comuni montani italiani ha aderito pienamente alle politiche comunitarie di lungo periodo, lungimiranti, capaci di generare coesione, consapevoli che stare in ufficio, a scuola o a casa, non può non legarsi alla buona salute da mantenere per sé e per chi ci sta vicino. Non senza interconnessioni, tecnologia, legami”.

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