Le tappe del piano di riuso strumenti per costruire i territori

17 novembre 2021

“Si parte da un check up digitale per sviluppare un percorso di riuso sulla base dei fabbisogni dei comuni aggregati”. Sono le parole di Clelia Fusco, responsabile di Community di innovazione, la linea di intervento del progetto ITALIAE che promuove sistemi intercomunali attraverso la valorizzazione di pratiche innovative già collaudate, per spiegare come gli enti aderenti vengano accompagnati lungo un tragitto che li condurrà a un’approfondita conoscenza del proprio territorio e, quindi, verso scelte consapevoli sulla soluzione digitale più rispondente ai propri bisogni.

Alla XXXVIII Assemblea ANCI, appena conclusa a Parma, nella sessione su digitalizzazione e riuso del workshop Il digitale in Comune. Quali percorsi per i servizi in forma associata? organizzato da ITALIAE, sono state riportate direttamente dai protagonisti esperienze di accompagnamento in cui emerge l’importanza di tutte le tappe verso il riutilizzo di una soluzione digitale. E’ così?

Sindaci e amministratori delle aggregazioni comunali – che siano Unioni di Comuni, Comunità Montane o aree interne che hanno aderito al Progetto ITALIAE -  a cui presentiamo azioni e cronoprogramma verso il piano di riuso comprendono che l’analisi del contesto organizzativo e tecnologico è di per sé uno strumento molto importante non solo per avviare la transizione digitale, ma anche per costruire la visione futura dei loro territori.

E’ difficile far passare il concetto di riuso, e quindi di circolarità, in questo campo?

In alcuni casi la difficoltà risiede nel far comprendere che una pratica già sperimentata da un’altra amministrazione deve essere tarata su nuovi scenari e che questo adattamento richiede uno studio approfondito anche sul campo con l’aiuto di referenti locali individuati dalle amministrazioni coinvolte che devono mettere anche in campo alcune risorse

Uno dei principali problemi dei comuni piccoli e marginali è la carenza di risorse economiche e umane, oltre che, spesso le scarse competenze del personale comunale per garantire un’efficace erogazione dei servizi pubblici”

Proprio per questo il nostro obiettivo è favorire i processi associativi e l’intercomunalità. Unirsi permette di ottimizzare le risorse disponibili su cui interveniamo anche con momenti formativi. La digitalizzazione rappresenta un elemento trasversale che non solo semplifica l’erogazione e la fruizione dei servizi che rappresenta la meta da raggiungere, ma ne facilita il raggiungimento anche promuovendo l’integrazione fra i comuni interessati

Quanto tempo richiede l’elaborazione di un piano di riuso?

Se tutto procede in maniera fluida, comprendendo anche gli incontri esplorativi iniziali, qualche mese

Cosa succede dopo?

Una volta approntato il piano di riuso l’ente deciderà se procedere, sempre con il nostro accompagnamnto, con l’adozione della pratica prescelta”.

Come reagiscono gli amministratori locali di fronte agli impegni che dovranno assumersi?

Noi forniamo supporto per ogni tappa del percorso che proponiamo e questo è molto rassicurante. Le parole di stima e ringraziamento di Vito Montano e Donatella Deposito, che hanno parlato a nome dell’Unione Alto Verdura e Gebbia e dell’area interna Reventino Savuto all’Assemblea ANCI, dell’esperienza verso un piano di innovazione digitale con la nostra assistenza sono per noi un ulteriore sprint a proseguire con entusiasmo in questa direzione

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