L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna condivide la propria esperienza in “Successi di ITALIAE”

17 giugno 2021

Il 15 giugno, dopo gli appuntamenti con l’Unione Bassa Reggiana e l’Unione Reno Galliera , si è svolto anche il terzo appuntamento di “I Successi di ITALIAE”, con protagonista l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.

Tale iniziativa, rivolta a tutte le Unioni della Community, ha l’obiettivo di valorizzare le esperienze di gestione associata dei servizi, di riorganizzazione e rafforzamento amministrativo, promuovendo il dialogo e il confronto sulle diverse soluzioni adottate. Una modalità di azione coerente con la mission del progetto ITALIAE, promosso dal Dipartimento Affari Regionali e Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri e rientrante nel PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020.

L’esperienza dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna è stata esposta approfonditamente da Marco Mordenti, Direttore dell’Unione, e Nadia Carboni, Dirigente del Settore Governance, Sviluppo e Progetti Strategici dell’Ente ed introdotta dal Cons. Giovanni Vetritto, Coordinatore Ufficio I PCM – DARA. Gli interventi sono stati moderati da Claudia Avolio, Progetto ITALIAE.

In apertura i relatori si sono soffermati sull’origine, più che ventennale, di questa realtà associativa, che include oggi 9 Comuni e riguarda più di 100.000 abitanti. È stata evidenziata la scelta di associare la quasi totalità delle funzioni, ad esclusione di quelle ritenute più sensibili per i singoliterritori, ma di creare per queste ultime dei sistemi di coordinamento. Un modello organizzativo e di gestione delle funzioni che ha permesso all’Unione di ottenere anche risultati di maggiore efficacia (con servizi più qualificati, la specializzazione delle strutture, una maggiore capacità progettuale, etc.) ed efficienza (contenendo relativamente i costi dei servizi e attenuando gli effetti negativi dellaspending review).  Risultati che l’Unione documenta e comunica, a beneficio di amministratori, cittadini e stakeholder, attraverso lo strumento del controllo di gestione.

Un altro tema oggetto di approfondimento ha riguardato la governance “multilivello”, realizzata dall’Unione attraverso l’istituzione di diversi organismi intercomunali di confronto e raccordo tra le diverse rappresentanze e istanze territoriali,e secondo obiettivi e principi – democraticità e prossimità - scanditi in un apposito “Decalogo”.  Aspetti organizzativi, fortemente incentrati su una transizione tecnologica particolarmente “smart”, hanno poi accompagnato i diversi processi in modo da favorirelo sviluppo di relazionie confronti sia tra gli amministratori che con i cittadini anche durante la fase pandemica. Un Patto Strategico per la Bassa Romagna condiviso con gli stakeholder del territorio ed un articolato programma di progetti, in diversi settori giudicati prioritari per la ripresa economica e sociale e per la coerenza con gli indirizzi del PNRR, rafforzano poi l’obiettivo del “fare squadra” indicato come fondamentale per la gestione di un modello istituzionale, indubbiamente complesso.

Nel question time a cui hanno preso parte esperti e rappresentanti di Comuni ed Unioni di Comuni che hanno aderito all’iniziativa, sono stati ulteriormente approfonditi i temi relativi alla realizzazione concreta della transizione digitale e dalla misurazione dei risultati della progettazione strategica.

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