Al via “I successi di ITALIAE”. Protagonista del primo appuntamento l’Unione Bassa Reggiana.  

9 aprile 2021

Al via “I successi di ITALIAE”, la nuova iniziativa organizzata dal Progetto ITALIAE, promosso dal Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie (DARA), dedicata a tutte le amministrazioni coinvolte nelle azioni di affiancamento: Comuni, Unioni di Comuni e Comunità montane.

L’incontro, che si è tenuto giovedì 8 aprile, alle ore 15:00, in videoconferenza, è il primo di una serie di appuntamenti, pensati per condividere esperienze significative in tema di gestione associata dei servizi ed approfondire le condizioni che ne hanno favorito la realizzazione.

Ad inaugurare “I successi di ITALIAE”, che hanno visto protagonista l’Unione Bassa ReggianaGiovanni Vetritto, Coordinatore Ufficio I° del DARA, che ha sottolineato l’importanza di favorire momenti di scambio e confronto tra territori. 

Al riguardo Francesco Minchillo, Coordinatore delle attività del Progetto ITALIAE, ha evidenziato come tra gli obiettivi del Progetto vi sia proprio quello di valorizzare soluzioni di successo, che possono essere diffuse nella logica di uno a molti.

Durante l’incontro Elena GamberiniDirettore dell’Unione, ha sottolineato i momenti decisivi dello sviluppo dell’Unione, nata nel dicembre 2008, che conta otto comuni della provincia di Reggio Emilia - Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara, Poviglio e Reggiolo - per un totale di 72 mila abitanti.

“La sfida di creare da zero un’amministrazione di secondo livello, quale è un’Unione, è al tempo stesso molto complessa, ma anche ricca di soddisfazioni”, ha esordito.

Nata intorno al distretto sanitario di Guastalla, l'Unione, si è posta come obiettivo di trasferire ogni anno una o due funzioni dai Comuni all’Ente, “creando, tra l’altro, un ufficio unico per gli appalti, uno per i tributi e un corpo unico di polizia locale”. “Ma senza forzare i tempi”, ha tenuto a sottolineare la Gamberini. In tal senso, alla domanda su quali siano state le scelte, le strategie messe in atto nel corso degli anni, ha evidenziato come la Bassa Reggiana sia "un modello che ha seguito un principio di progressività, step by step, secondo una progettazione a media e lunga scadenza.”

Elena Gamberini ha infine concluso affermando “la necessità di continuare a studiare e di non fermarsi a quanto è stato fatto, poiché cambiano le condizioni e nuovi orizzonti si aprono.”

Transizione ecologica e transizione digitale le prossime tappe evolutive, altri temi di sviluppo riguarderanno l’urbanistica, il marketing territoriale - con il progetto Terra di Po e dei Gonzaga - e la valorizzazione del patrimonio immobiliare. Quest’ultima attività, condotta in collaborazione con ITALIAE.

A questa fase di presentazione è poi seguito un question time, in cui i partecipanti hanno potuto dialogare e chiedere approfondimenti su aspetti di interesse. Hanno preso parte, infatti, all’incontro circa 50 rappresentanti di Comuni ed Unioni di Comuni appartenenti alle seguenti Regioni: Piemonte, Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Marche, Molise, Puglia, Calabria e Sicilia.

 

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