Fondo per l'innovazione digitale: adesione del 92% dei comuni italiani

26 gennaio 2021

Sono stati soprattutto i piccoli, quelli con meno di 5 mila abitanti, i comuni che hanno richiesto di accedere al Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione gestito dalla Ministra Paola Pisano. Una dimostrazione di quanto la necessità di modernizzare i servizi pubblici sia ormai avvertita anche nei centri minori soprattutto dopo la pandemia. Gli enti che hanno aderito sono, complessivamente il 92% dei 7.904 comuni italiani.

Sul piatto 43 milioni di euro, su un totale di 50, destinati ai comuni per promuovere la digitalizzazione dei servizi per cittadini e imprese, facilitare i rapporti tra Pubblica amministrazione e utenti contribuendo, in tal modo, al rilancio del Paese in linea con quanto previsto dal decreto legge “Semplificazione e innovazione digitale”. I contributi verranno assegnati in base alla popolazione residente.

La normativa fissa al 28 febbraio 2021 l’obbligo di avvio del processo di trasformazione digitale, con un certo grado di flessibilità per i comuni di piccole dimensioni. Gli enti dovranno rendere accessibili i servizi adottando l’identità digitale Spid e la Carta d’identità elettronica; integrare la piattaforma pagoPa per i pagamenti elettronici e avviare la migrazione dei servizi nell’applicazione IO, per favorirne l’utilizzo anche da smartphone.

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