La sfida della governance, una proposta per la Community delle Unioni

3 dicembre 2020

Il tema della governance per le Unioni di Comuni è stato al centro del primo incontro della seconda giornata della Convention organizzata da ITALIAE, Progetto promosso dal Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie (DARA).

Obiettivo della sessione è stato quello di presentare il percorso di affiancamento che dovrebbe consentire un confronto sulle forme di governance istituzionale, attraverso un dialogo con Claudia Tubertini, Professoressa associata di Diritto Amministrativo dell’Università degli Studi di Bologna ed esperta del Progetto ITALIAE, e Giovanni Xilo, Coordinatore della Linea di intervento “Laboratorio Permanente – Comuni” dell’attuatore Studiare Sviluppo s.r.l.

La Community delle Unioni è nata nell’ambito di un evento organizzato da ITALIAE in occasione del FORUM PA 2019 con l’intento di favorire, attraverso momenti di confronto e di dialogo, lo scambio di esperienze e la condivisione di buone pratiche. Ad oggi coinvolge dieci Unioni di Comuni, tra cui molte delle principali Unioni a livello nazionale.

La prima parte della mattinata si è aperta con l’intervento di Francesco Tufarelli, Direttore Generale del DARA, che ha sottolineato come il Progetto ITALIAE può facilitare i processi di trasferimento nella logica di uno a molti e in questo senso le comunità rappresentano luoghi ideali per lo scambio di esperienze.  “Oppure – ha proseguito Tufarelli – per studiare soluzioni che riguardano le stesse criticità, ma richiedono risposte diverse a seconda delle caratteristiche dei territori”.

Francesco Minchillo, Esperto Progetto ITALIAE – DARA, ha invece ricordato come il panel di Unioni facenti parte della Community si sia ampliato dalla sua nascita, e sia ancor più espressione “di una geografia e di un’identità territoriale molto eterogenea”.

La governance nelle grandi Unioni ha rappresentato il focus della riflessione di Claudia Tubertini, che ha ribadito come questo tema sia diventato rilevante “soprattutto per quelle realtà associative ‘avanzate’ e di medio-grandi dimensioni”. Un tema che attiene alla linea di continuità tra titolarità comunali e titolarità dell’Unione nei processi decisionali e all’equilibrio tra efficacia e tempestività di tali processi.

La seconda parte della mattinata, ha visto invece un coinvolgimento diretto dei rappresentanti istituzionali delle Unioni. In quest’ottica sono intervenuti Presidenti, Sindaci e dirigenti delle seguenti Unioni di Comuni: Circondario Empolese Valdelsa, Federazione Camposampierese, Unione Bassa Reggiana, Unione Bassa Romagna, Unione Comuni Potenza Esino Musone, Unione Comuni Val Vibrata, Unione Reno Galliera, Unione Romagna Faentina, Unione Valdera. Nel corso della tavola rotonda i rappresentanti dei diversi Enti hanno rappresentato le peculiarità (geografiche, normative, storico-associative) dei diversi contesti amministrativi di riferimento e hanno evidenziato le difficoltà generali legate al tema della governance.

In questo senso Giovanni Xilo ha evidenziato quanto i contenuti emersi in sede dibattimentale rappresenteranno elementi costitutivi del percorso di affiancamento che si andrà a realizzare.

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